Sfida letteraria: riconoscerai questi personaggi? [Parte 1]



Sfida letteraria: introduzione

La Sequenza Narrativa ha pensato e creato una piccola sfida con cui divertirsi e mettersi in gioco.
Di seguito verranno riportate le prime descrizioni che gli autori hanno dato dei rispettivi personaggi all'interno delle loro opere. Ovviamente non verrà indicato il nome del personaggio: spetta a voi riconoscerlo!
Se nelle descrizioni dovesse comparire il nome, questo sarà censurato col segno "***"

Le figure in questione provengono da qualsiasi tipo di letteratura, non sono limitati a un'area geografica, a un'epoca, o a un genere. È qui che risiede la difficoltà della sfida. Oltre a una buona dose di memoria, sarà testata la varietà delle vostre letture. Riconoscere alcune di queste figure sarà uno scherzo, a volte sono tanto note da poterle indovinare anche senza aver letto i libri in cui appaiono; in altri casi, invece, confido che la sfida possa mettere in difficoltà anche il più accanito tra i lettori. Dunque siamo pronti? Buona fortuna!
Le soluzioni sono in fondo.

Le descrizioni:

1.
Senza dubbio era straordinariamente bello, con le labbra scarlatte, dal contorno fine, i limpidi occhi azzurri, i capelli biondi inanellati. Nel suo viso c'era qualcosa che ispirava un'immediata simpatia. C'era il candore della giovinezza, e della giovinezza aveva anche l'appassionata purezza. Si sentiva che non era stato corrotto dal mondo.

2.
Più bianco di un teschio, con grandi, lividi, occhi rossi, il naso piatto come quello di un serpente, due fessure per narici...

3. 
[...] era un giovane anch'egli sui ventisei o ventisette anni, di statura un po' più alta della media, i capelli biondissimi, folti, le guance infossate e una leggera barbetta a punta quasi completamente bianca. Aveva gli occhi grandi, azzurri, che guardavano fissamente; c'era in quello sguardo un che di sommesso ma penoso, pieno di quella strana espressione da cui alcuni indovinano alla prima occhiata in un individuo l'epilessia. [...] ai piedi portava scarpe dalla suola spessa, con le ghette, il tutto non alla russa.

4.
Aveva questo *** un occhio poco adatto alla vita di città: cartelli, semafori, vetrine, insegne luminose, manifesti, per studiati che fossero a colpire l'attenzione, mai fermavano il suo sguardo che pareva scorrere sulle sabbie del deserto. Invece, una foglia che ingiallisse su un ramo, una piuma che si impigliasse ad una tegola, non gli sfuggivano mai: non c'era tafano sul dorso d'un cavallo, pertugio di tarlo in una tavola, buccia di fico spiaccicata sul marciapiede che *** non notasse e non facesse oggetto di ragionamento, scoprendo i mutamenti della stagione, i desideri del suo animo, e le miserie della sua esistenza.

5.
Prima del matrimonio, lei aveva proprio creduto di provare amore per lui; ma, dato che la felicità non aveva coronato un tale amore come avrebbe dovuto, pensava di essersi sbagliata. *** cercava d'immaginare cosa esattamente s'intendesse nella vita con quelle parole, felicità, passione, ebrezza, che le erano apparse tanto belle nei libri.

6.
Era disteso sul dorso, duro e simile a una corazza; sollevando un poco la testa vedeva il suo ventre convesso, bruno, solcato da nervature arcuate, sulla cui sommità la coperta, che stava per scivolare del tutto, si reggeva a stento. Le sue numerose zampe, miseramente sottili in confronto alle dimensioni del resto del corpo, gli si agitavano goffamente davanti agli occhi.




Le risposte:

  • Il giovane "straordinariamente bello" della frase numero 1 non è altri che Dorian Gray, protagonista del romanzo Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde, pubblicato nel 1890. Nel romanzo, la descrizione sopracitata compare nel momento in cui l'incorreggibile Lord Henry Wotton vede per la prima volta, in carne e ossa, il bellissimo ragazzo. Da quel momento in poi, il candore del giovane è destinato a marcire. [Trad. Raffaele Calzini, Mondadori]
  • La creatura serpentina descritta al punto 2 è Lord Voldemort: antagonista della serie Harry Potter (1997- 2007) concepita da J.K. Rowling. Sebbene la sua figura incomba fin dall'inizio della saga, è solo in uno dei sette capitoli che Voldemort assume definitivamente sembianze proprie. La descrizione sopracitata rappresenta uno dei momenti culmine di tutta la serie: Voldemort è risorto. [Trad. Beatrice Masini, Salani Editore]
  • Forse il personaggio della descrizione numero 3 è il più arduo da riconoscere, tuttavia ci sono almeno un paio di indizi piuttosto importanti. Un personaggio legato alla Russia, e con evidenti sintomi da epilettico non può che essere il principe Myškin, probabilmente meglio conosciuto come "L'idiota", protagonista del romanzo di Fëdor Dostoevskij. [Trad. Licia Brustolin, Garzanti]
  • La sensibilità descritta nella citazione numero 4 è quella di Marcovaldo, personaggio inventato da Italo Calvino e protagonista del romanzo intitolato Marcovaldo ovvero le stagioni in città, uscito nel 1963. Sono appunto le stagioni che scandiscono il ritmo del romanzo, e Marcovaldo è un cittadino che desidera solamente vivere queste stagioni, in tutta la loro naturalezza; ma in un ambiente, quello della città, che si accanisce su di loro, che pare voglia cancellarle.
  • Il personaggio tanto disilluso che ci viene presentato con la frase numero 5 è Emma Bovary, protagonista del romanzo di Gustave Flaubert Madame Bovary (1856). Per la prima volta viene rivelata l'indole di Emma, ciò che la caratterizza, la sua forza e la sua più grande debolezza. Emma è una sognatrice. Una sognatrice avida delle esperienze romantiche descritte nei libri che tanto ama: per questo, destinata a una perenne insoddisfazione della realtà, e a una lotta continua per sfuggirvi. [Trad. Oreste del Buono, Garzanti]
  • Quest'ultima descrizione (numero 6) è una sorta di bonus, uno scherzo se vogliamo: avete riconosciuto l'insetto più famoso di tutta la letteratura? È Gregor Samsa, protagonista del racconto lungo di Franz Kafka, La metamorfosi (1915). Fino alla sera prima, al momento di coricarsi, Gregor Samsa aveva tutt'altro aspetto, probabilmente più umano. Ma quella mattina Gregor dovrà fare i conti con un corpo del tutto diverso. Non sarà mai chiaro cosa abbia causato questa trasformazione: forse indotta dall'esterno, da una famiglia e una società opprimenti; oppure si tratta di un sé emerso: una ripugnante verità che, in fondo, si è sempre saputo di essere. [Trad. Manuela Boccignone, Vitalis]

Conclusioni

Allora, com'è andata? Spero sia stato un esercizio intrigante e anche motivante. Se non altro, era una scusa per accennare a qualche buon libro.
Siccome altri interessantissimi personaggi sono stati esclusi da questo articolo per motivi di lunghezza, verrà pubblicata la Parte 2 della sfida tra qualche settimana. Vi invito a seguire La Sequenza Narrativa su Facebook per restare aggiornati.



Se nel frattempo voleste mettervi alla prova con un altro genere di sfida letteraria, vi rimando a questo articolo de La Sequenza incentrato sul riconoscimento di alcuni celebri romanzi della letteratura italiana partendo dal loro finale. Puoi cliccare questo link: "Riconoscere un romanzo dall'explicit"

Arrivati a questo punto, non posso che ringraziarvi per la vostra attenzione e per essere stati qui. A presto!
- A.P.

Prossimi articoli in programma:

- Invito alla lettura: L'idiota, di Fëdor Dostoevskij





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